Lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) è uno studio di coorte prospettico multicentrico progettato per indagare principalmente il rapporto tra lo stile di vita e diverse patologie, con un focus particolare sul cancro.
Lo studio include 521mila persone di età compresa tra i 35 e i 70 anni reclutate tra il 1992 e il 2000 in 23 centri situati in 10 Paesi europei (Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svezia).
Ai soggetti che hanno deciso di aderire allo studio è stato richiesto di compilare due questionari: il primo relativo alle abitudini alimentari, il secondo volto a indagare lo stile di vita dei soggetti. Sono state inoltre registrate le loro misure antropometriche (peso, altezza, ecc.) ed è stato loro prelevato un campione di sangue conservato in azoto liquido.
Successivamente, i diversi centri hanno monitorato nel tempo i partecipanti, ottenendo da fonti amministrative le informazioni relative all’insorgenza di nuove malattie e, per i soggetti deceduti, alle loro cause di morte. Uno dei punti di forza di questo studio consiste nell’aver raccolto un campione di sangue nei soggetti sani, antecedente all’insorgenza delle malattie. Le analisi sui campioni di sangue servono a indagare i fattori che possono aver contribuito all’insorgenza della patologia, permettendo di identificare possibili marcatori nel sangue associati all’insorgenza della malattia. I risultati dello studio EPIC hanno contribuito alla stesura del Codice Europeo Contro il Cancro, una lista di linee guide per ridurre il rischio di tumore. Tra questi consigli si trovano, ad esempio, la limitazione del consumo di carne rossa per ridurre il rischio di tumore del colon-retto e delle bevande alcoliche per ridurre il rischio di tumore della mammella, oltre al suggerimento di inserire nella propria dieta maggiori quantità di frutta e verdura per prevenire il rischio di tumore in generale.
In Italia lo studio EPIC ha reclutato 47mila partecipanti, in 5 centri: Torino, Milano-Varese, Firenze, Napoli e Ragusa. Il reclutamento è avvenuto tra il 1992 e il 1998, le persone sono state reclutate fra la popolazione generale pubblicizzando lo studio in conferenze pubbliche, mediante articoli di giornale, trasmissioni televisive regionali, coinvolgimento nelle associazioni dei donatori di sangue, negli ambulatori degli screening e negli ambulatori di medicina del lavoro di grandi aziende locali. I partecipanti e le partecipanti che hanno deciso di aderire allo studio hanno fornito un campione del loro sangue e hanno risposto alle domande dei questionari relativi allo stile di vita e all’alimentazione. Inoltre, in aggiunta alle informazioni reperibili tramite database amministrativi, i vari centri hanno effettuato un primo aggiornamento delle informazioni negli anni 2005-2010 mediante interviste telefoniche o questionari per posta.