Di seguito, una breve descrizione delle principali attività di ricerca svolte dai diversi centri.
Torino
Il centro EPIC-Torino si pone come obiettivo principale lo studio dell’influenza della posizione socioeconomica sulla salute degli individui. In questo contesto, sono in corso diversi studi finalizzati a valutare l’associazione tra posizione socioeconomica e la presenza di multimorbidità nei pazienti, ossia la coesistenza di due o più patologie nello stesso individuo). Il gruppo di ricerca si avvale di metodi statistici avanzati per lo studio delle malattie croniche, quali analisi di mediazione e randomizzazione mendeliana, oltre a sperimentare metodologie innovative, come il concetto di sindemia, per esaminare questo aspetto da una nuova prospettiva. Le principali patologie oggetto di studio comprendono il tumore (della mammella e del colon), il diabete, le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. Tra i progetti attualmente in corso su questa tematica, si segnala uno studio che valuta l’impatto dell’innalzamento dell’età pensionabile, dovuta alla riforma del 2011, sulle diverse tipologie di lavoratori. Si ipotizza un maggiore impatto sulle professioni caratterizzate da un elevato grado di usuramento fisico. Un altro filone di ricerca riguarda la medicina di genere, concentrandosi sulle differenze tra uomini e donne nei fattori di rischio e nella patogenesi delle malattie. Un progetto attualmente in fase di conclusione analizza gli effetti del doppio carico di lavoro, sia domestico che professionale, sulle patologie cardiovascolari nelle donne in Italia.
Un ulteriore ambito in cui sono impegnati i ricercatori di questo gruppo è lo studio dei MicroRNA, molecole di RNA che giocano un ruolo chiave in numerosi processi biologici e patologie. In particolare, un progetto ministeriale, portato avanti dal gruppo di ricerca, è volto ad indagare come l’espressione di queste molecole, in relazione all’obesità, possa contribuire allo sviluppo di tumori, in particolare il tumore alla mammella e il tumore al colon.
Milano-Varese
Le attività di ricerca di questo gruppo si concentrano sul ruolo dei fattori dietetici, ormonali e metabolici nell’eziologia del cancro della mammella, con particolare attenzione all’associazione tra l’assunzione di grassi, carni, uova e latticini e questa tipologia di tumore. Inoltre, il centro di Milano indaga la relazione tra assunzione di yogurt e tumore al colon-retto. Infine, il gruppo di ricerca milanese studia la relazione tra capacità antiossidante totale della dieta, indice glicemico e carico glicemico, modelli alimentari, consumo di caffè e il rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.
Firenze
I ricercatori e le ricercatrici del centro di Firenze si occupano di ricerca sul cancro della mammella, in particolare l’associazione tra densità mammografica e rischio di insorgenza di questo tumore valutando i livelli dei biomarcatori infiammatori presenti nei campioni di sangue raccolti al momento del reclutamento. In questo modo, confrontando i livelli di infiammazione presenti in donne con alta e bassa densità mammografica e diagnosi di tumore al seno, è stato possibile individuare alcuni fattori di rischio. Sempre in ambito senologico, in questo centro, vengono svolte ricerche sulla relazione tra indice glicemico, carico glicemico e densità mammografica nelle donne. Inoltre, EPIC-Firenze si occupa del tumore epiteliale (di tutte le tipologie) e, in particolare, della sua relazione con il consumo di alcol.
Napoli
Il gruppo di ricerca di Napoli si differenzia dagli altri centri per aver concentrato diverse attività anche sulle malattie cardiovascolari, assumendo un ruolo di coordinamento dei centri italiani all’interno della sezione EPIC dedicata alle malattie cardiovascolari (studio EPICOR). Tra i molteplici contributi di questo centro, uno dei più significativi è la stesura della Carta del rischio cardiovascolare, uno strumento che viene usato dai medici per stimare la probabilità di sperimentare un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi, basando la stima su sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia. Interesse è stato indirizzato alle cause dei disturbi cognitivi legati allo stile di vita ed a nuovi indicatori antropometrici.
Ragusa
Il centro di Ragusa ha analizzato i dati riguardanti il consumo di verdure selvatiche locali, investigando se e come le tradizioni culinarie del territorio possano influenzare la salute delle persone. Inoltre, è stata effettuato un questionario telefonico di follow-up per valutare tramite se a distanza di anni dalla data di reclutamento il consumo di verdure selvatiche è stato mantenuto.